Saluti a tutti ,
siamo ripartiti dall' apiario; incontro
con i soci ( pochi, pochissimi, ma è sempre così …...tanto noi si
va lo stesso ) , per organizzare le arnie :
pulizia e bruciatura ( possiamo dire
disinfezione totale)
tinteggiatura ad olio dell' esterno
posizionamento parziale
questi i lavori eseguiti, in più
qualche discussione su arnie, api, progetti .
A dire il vero abbiamo anche osservato
il campo con l' erba medica e il trifogli, fatto delle valutazioni di
integrazione piante e probabilmente qualche albero da frutta , già
che ci siamo un merendino quando si va li non è male .
A questo punto siamo in attesa dei
prossimi sciami, ma domenica pomeriggio una telefonata fa sorridere
ed emozionare, c'è uno sciamo da prendere su di un davanzale .
Fatte tutte le operazioni del caso
domenica sera verso le 8.30 un bellissimo sciame ronza in apiario,
dobbiamo dire è sempre un bel avvenimento prendere uno sciame .
L' indomani si torna in apiario per
vedere se tutto funziona, se le api lavorano , se gli piace il posto
e perchè no, affrontare anche due parole con loro che presidiano un
angolo di campagna.
Qualche quarto d' ora in silenzio, ad
ascoltare il via vai di queste piccole ali sibilanti, osservarle e
immaginare un volo con loro, conoscere i loro segreti più remoti e
ondeggiare tra i rami dei ciliegi e...... tra un ramo e l' altro noto
che qualche giorno prima nei ciliegi non si vedeva un misero volo d'
ape !!! ma possibile che non ne arrivassero prima ???
Ma veramente le campagne soffrono la
mancanza di api ?
Quel momento romantico di voli e parole
si modifica in riflessione sullo stato attuale delle cose, le api
mancano veramente, sono poche, cosa possiamo fare realmente per
aiutarle?
Nel periodo invernale abbiamo avuto
modo di parlare con vari apicultori che riferivano la stessa visione
delle cose : poche api, moria, abbandono delle arnie, ecc. ma allo
stesso modo delle lamentele restava nella loro faccia quel senso di
perdita di capitale !!! lo capiamo che il vero capitale sono le api
come essere vivente? E il frutto dei loro lavori non è il miele che
si prende ?
È veramente difficile comunicare con
un sistema se non parli la stessa lingua, ma noi continuiamo il
nostro cammino, con incontri e presenze in più luoghi, cercando di
espandere l' idea che tutti possono tenere api anche in un piccolo
pezzo di terreno.
Abbiamo in programma per il 2015 di
fare dei periodi di movimento/informativo , qualche data la daremo,
qualche altra l' attenderemo, se volete informazioni, partecipare con
noi o addirittura portare avanti progetti simili, non ci resta che
sentirci e discutere le idee .
Per chi è della zona ricordiamo che
facciamo giornate di apiario aperto, dove si può vedere l' utilizzo
del arnia del popolo e avere un contatto reale con il progetto
apeperamica.
Per informazioni o curiosità
contattateci.
Al momento saluti
Mattia apeperamica .
Gli Agricoltori hanno il dovere (e non solo morale) di fare qualcosa!
RispondiElimina"Senza api finisce la Vita", recita un vecchio adagio della mia zona, e troppa ignoranza è stata lasciata correre sull'argomento da te.
Io mi appresto a partire con quattro famiglie, conscio delle difficoltà che incontrerà, ed entro fine mese posizionerò appunto i quattro alveari.
Un obbligo, per i miei campi, per la Natura che invece E' DI TUTTI: un bene, quello delle api, che ci è stato lasciato e che non dovremmo permettere che finisca.
Ti consiglio di fare una ricerca in internet, e vedere quanta sensibilizzazione sull'argomento ci sia sul web...
...ma il problema è trasferire tale sensibilizzazione dal web alla testa (spesso dura) di chi vuol continuare ad ignorare, semplicemente perchè non reputa importante l'argomento.
Le API, e lo ripeto, sono un bene FONDAMENTALE per la Natura...e la Natura non è del singolo proprietario di un campo, ma bensì è di tutti...anche di chi utilizza pesticidi...o di chi vive in città.
Vai avanti, e parla più che puoi dell'argomento!
Grazie...davvero
A.A.
Saluti, qui si continuerà a parlare a far svolazzare api .
RispondiEliminaLa sensibilizzazione cerchiamo di farla realmente ad ogni incontro che facciamo, fiere, riunioni e agli incontri in apiario, ma realmente le teste dure sono..... dure.
Saluti A.A. grazie
Mattia apeperamica